Ishmael Reed: Premio alla carriera Alberto Dubito International

12 marzo 2016 2016
Ishmael Reed: Premio alla carriera Alberto Dubito International

Comunicato stampa

Istituito tre anni fa, il Premio Alberto Dubito di Poesia e Poesia con musica si propone di valorizzare e stimolare la produzione artistica giovanile nel campo della poesia ad alta voce e poesia con musica, privilegiando le esperienze innovative e capaci di dare un reale sviluppo all’espressione artistica in questi campi nei quali Alberto ‘Dubito’ Feltrin, prematuramente scomparso, era uno degli esponenti più interessanti. Il premio consiste nella pubblicazione delle opere vincitrici presso la casa editrice Agenzia X e in una borsa di studio del valore di 1.500 €, finalizzata alla frequenza di uno stage di perfezionamento presso Istituzioni o Scuole di specializzazione europee.

A partire da quest’anno, e in collaborazione con l’Università Ca’ Foscari di Venezia, viene assegnato il premio alla carriera Alberto Dubito International, riservato a personalità del mondo artistico che si siano distinte per l’attenzione alla correlazione tra testo e linguaggi musicali.

Il comitato organizzatore, di cui fanno parte Paolo Feltrin, Marco Philopat, Lello Voce, Andrea Liberovici, Giorgio Rimondi, Marco Fazzini e Alessandro Scarsella, ha deciso di assegnarlo a Ishmael Reed, in considerazione dell’attività pionieristica svolta nell’ambito della performance poetico-musicale e della grande influenza esercitata sulle giovani generazioni.

Originario del Tennessee ma cresciuto a Buffalo e da tempo residente in California, Ishmael Reed è da quasi cinquant’anni una delle più rilevanti e controverse figure del panorama culturale statunitense. Ha infatti pubblicato il suo primo romanzo (The Freelance Pallbearers) nel 1967, quando era membro dell’Umbra Writers Workshop, un collettivo di giovani scrittori afroamericani che ha contribuito alla fondazione del Black Arts Movement.
Poeta e performer, saggista, editore, animatore culturale e autore del famoso Mumbo Jumbo, a parere di Max Roach egli sarebbe in ambito letterario ciò che Charlie Parker è stato nel campo jazzistico. La sua estetica “Neo-HooDoo” rilegge criticamente le dinamiche che hanno determinato la cosiddetta Black Aesthetic, sfidando i tradizionali canoni di giudizio e rimescolando le carte del pantheon afroamericano in senso multietnico. Ha pubblicato nove romanzi, cinque raccolte di poesie e quattro di saggi, ha collaborato con numerosi musicisti e scritto testi per il teatro e la televisione. Docente a Berkeley per oltre trent’anni, nominato per un Pulitzer e vincitore di numerosi premi letterari (tra cui il MacArthur Fellowship e il L.A. Times Robert Kirsch Lifetime Achievement Award), è stato finalista del National Book Award sia per la prosa sia per la poesia.

In occasione del conferimento del Premio Alberto Dubito International a Ishmael Reed, che avverrà nella sede veneziana dell’Università Ca’ Foscari il prossimo 19 maggio, esce il volume intitolato Il grande incantatore, curato da Giorgio Rimondi e Lello Voce per le edizioni Agenzia X. La prima parte del volume, che apre con un omaggio del poeta George Elliot Clarke, raccoglie saggi che analizzano la figura e l’opera di Reed da differenti angolature; la seconda propone una scelta antologica, con testo a fronte, dell’intera produzione poetica, dai primi anni settanta a oggi. In segno di omaggio e riconoscimento i testi dell’antologia sono tradotti da poeti italiani: Wu Ming 1, Franco Buffoni, Sara Ventroni, Sergio Garau, Rosaria Lo Russo, Enzo Mansueto, Andrea Inglese, Francesca Cricelli, Andrea Scarabelli, Marco Fazzini.

INFO:
Oltre a quello ufficiale, in rete sono disponibili diversi altri siti che informano sull’attività di Alberto Dubito.
Per il Premio Dubito International si veda qui.

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